Avventori, Avventizi, Avventati, Avventrici,
In merito alla violenta manifestazione temporalesca di questa notte, all’instabilità climatica in generale e ai danni subiti dall’enoteca Escobrillo in particolare,
stamane la direzione etilica dell’Escobrillo si è riunita in bevuta plenaria straordinaria per discutere degli accadimenti climatici che tutti conosciamo, che hanno arrecato ingenti danni in tutta la metropoli milanese e che hanno colpito l’Enoteca di via Pacini con particolare accanimento.
La Direzione Etilica si rivolge agli Avventori e alle Avventrici per comunicare pubblicamente ciò che segue:
1) E’ assolutamente falsa e tendenziosa la notizia che il Dehors dell’Escobrillo sia stato vittima di un attentato compiuto da una delle numerose organizzazioni che compongono l’arcipelago dell’Astemia Organizzata(nota1). S’è parlato addirittura di bomba d’acqua arricchita con componenti oligominerali altamente reattivi di una potenza spropositata pari a 15 mega-galloni. Questa notizia è assolutamente falsa!
2) Vi invitiamo a mantenere un’ebbra calma. L’Escobrillo non abbandonerà la propria missione per qualche ramo volante e qualche corteccia cadente, spinti o sradicati da un impetuoso vento in stile monsonico accompagnato da deliziose raffiche di proiettili d’acqua e completato da graziosi gavettoni di ghiaccio della grandezza di un uovo di Pasqua. Vi invitiamo alla calma e all’equilibrio di giudizio, e vi ricordiamo che ne abbiamo viste e passate di peggiori. Non temete: l’Escobrillo è già operativo. L’etilismo con classe non conosce interruzioni, né privazioni.
3) Inverni sempre più caldi, fenomeni atmosferici improvvisi e violentissimi in alcune regioni e siccità prolungate non sono opera di qualsivoglia organizzazione Astemista. Se Madre-Natura si incazza un motivo ci sarà. Siamo o non siamo forse troppo avidi e dipendenti dalla materialità del consumo compulsivo? Siamo o non siamo complici delle multinazionali e della grande distribuzione organizzata partecipando con il nostro consumo insensato allo sfruttamento di ogni risorsa possibile? Accettiamo con umiltà il segno dell’ira della Natura. Continuiamo la nostra battaglia contro l’elitismo, la vanità e la brandizzazione nel mondo del vino a favore del Gusto della curiosità, dell’esperienza e della ricchezza relazionale che il vino incarna. E con umiltà ricostruiremo il dehors in tempi brevi, magari un dehors bunkerizzato. Al di là delle battute, non si gioca d’azzardo con la Natura, poiché quest’ultima non azzarda, ma azzera.
4) Questa mattina alle 4.00 ci sarebbe piaciuto sentire da qualcuno la solita frase retorica: “l’acqua non fa male…”.
nota1 Questa temibile organizzazione puritana, come noto, identifica lo stato paradisiaco ad un’eterna lucidità della mente, tacciando ebrezza e godimento di de(pri)viazionismo, chiedendo in particolare la repressione di ogni esperienza degustativa in quanto madre di tutti i peccati e i mali del mondo.